L’autonomia del Veneto ora è un disegno di legge

201706 Giornale Regione Veneto

Dopo la vittoria dei sì nel referendum del 22 ottobre, la giunta regionale ha inviato al parlamento la proposta di spostare dallo Stato e da altri enti a Venezia le competenze in merito a ventitré materie

Il titolo è lungo, come si conviene per un atto che potrebbe entrare nella storia. La giunta regionale, riunita in seduta straordinaria dopo l’esito favorevole del referendum del 22 ottobre per l’autonomia del Veneto, su proposta del presidente Luca Zaia, ha approvato all’unanimità il “Disegno di legge d’iniziativa della giunta regionale concernente proposta di legge statale da trasmettere al parlamento nazionale ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione relativa a iniziativa regionale contenente, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge regionale 19 giugno 2014 nr. 15, percorsi e contenuti per il riconoscimento di ulteriori e specifiche forme di autonomia per la Regione Veneto, in attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”.
Con questo atto, in estrema sintesi, la Regione Veneto indica le 23 materie dell’autonomia e, sul piano finanziario, richiede i nove decimi del gettito fiscale di Irpef, Ires e Iva per gestirle (il federalismo fiscale).
Il governo veneto, nella stessa seduta, ha approvato anche un disegno di legge concernente “Proposta di legge statale da trasmettere al parlamento nazionale ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione, relativa a ‘modifica dell’articolo 116, primo comma della Costituzione”, con la quale si chiede il riconoscimento del Veneto come Regione a statuto speciale.
Si tratta di un solo articolo: “nel primo comma dell’articolo 116 della Costituzione, dopo le parole “la Valle d’Aosta” sono aggiunte le seguenti: “e il Veneto”.
E’ stata infine approvata con delibera l’attivazione della “Consulta del Veneto per l’autonomia”, un tavolo al quale siederanno tutte le rappresentanze della società civile della Regione (Comuni, Province, enti locali di vario livello, organizzazioni imprenditoriali e di categoria, sindacati, rappresentanze del sociale e del terzo settore), per condividere i contenuti del disegno di legge e raccogliere le indicazioni e suggerimenti degli interlocutori.
“I veneti – ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, presentando i provvedimenti di fronte a una selva di giornalisti e telecamere e affiancato da tutti gli assessori regionali – hanno parlato forte e chiaro, andando a votare in 2 milioni 328 mila 949 sotto la pioggia, in una giornata difficile. Oggi era nostro dovere, varando gli atti conseguenti, dare una risposta immediata all’impegno preso con ognuno dei cittadini”.
“Sia chiaro – ha tenuto a precisare il governatore – che la nostra non è una dichiarazione di guerra a nessuno. Anzi, è l’offerta di un cammino completamente rispettoso della Costituzione per fare dal basso quelle riforme in senso autonomista e federale che dall’alto non sono riusciti a realizzare, indicate a chiare lettere anche dai padri costituenti all’articolo 5 della Carta”.
Il disegno di legge per l’autonomia approvato elenca le 23 materie per le quali si chiedono forme e condizioni particolari di autonomia.
Tre sono attualmente di esclusiva competenza statale: “Norme generali sull’Istruzione”; “Tutela dell’Ambiente, dell’Ecosistema e dei Beni culturali”; Organizzazione della Giustizia di Pace”.
Le altre 20 materie sono attualmente di competenza concorrente. Si tratta di “Tutela della Salute”; “Istruzione”; Ricerca Scientifica e Tecnologica e Sostegno all’Innovazione per i settori produttivi”; “Governo del Territorio”; “Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali e Promozione e Organizzazione di Attività Culturali”; “Rapporti Internazionali e con l’Unione Europea” della Regione; “Protezione Civile”; Coordinamento della Finanza Pubblica e del Sistema Tributario”; “Commercio con l’Estero”; “Tutela e Sicurezza del Lavoro”; “Professioni”;“Alimentazione”;
“Ordinamento Sportivo”; “Porti e Aeroporti Civili”; “Grandi Reti di Trasporto e Navigazione”; “Casse di Risparmio, Casse Rurali, Aziende di Credito a Carattere Regionale”; “Enti di Credito Fondiario e Agrario a carattere Regionale”; “Ordinamento della Comunicazione”; “Produzione, Trasporto e Distribuzione Nazionale dell’Energia”; “Previdenza Complementare e Integrativa”.

Il governatore Luca Zaia

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